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Mancasale e Coviolo

Cooperativa di Abitanti

La Cooperativa

La Cooperativa Case Popolari di Mancasale e Coviolo si è costituita nel 2006 per fusione di due storiche cooperative: la Cooperativa case popolari di Villa Mancasale costituita nel 1908 e la consorella incorporata alla precedente, Cooperativa edilizia per le case popolari di Villa Coviolo costituita nel 1914.

La Cooperativa aderisce alla Lega nazionale mutue e cooperative e ha lo scopo principale di soddisfare i bisogni abitativi dei propri soci assicurando loro il godimento permanente di alloggi in proprietà indivisa.

La Cooperativa è iscritta all’Albo Società Cooperative nella Sezione cooperative a mutualità prevalente, Categoria cooperative di abitazione al numero A115594.

Ad oggi la Cooperativa conta 69 alloggi, 44 autorimesse, una saletta civica aperta, un atelier di accoglienza ed elaborazione culturale, 3 locali commerciali, due magazzini, una palestra con area verde attrezzata e 4 locali ad uso ufficio.

I soci sono circa 400.

Collegio Sindacale

Tiziana Bertani

Presidente del Collegio sindacale

Rosanna Salami

Sindaca

Corrado Ferri

Sindaco

Davide Dall’Asta

Sindaco supplente

Mauro Menozzi

Sindaco supplente
Una cooperativa di abitanti che compie 111 anni

La Storia

La nostra Cooperativa, si fregia del marchio di “Impresa storica d’Italia” della Camera di Commercio, poiché il suo nucleo originario, la Cooperativa case popolari di Mancasale, venne fondato nel 1908. Nel tempo il patrimonio della Cooperativa si è consolidato sia attorno al nucleo storico a nord della città, sia annettendo nel 2006 con una fusione per incorporazione, la altrettanto storica cooperativa di Coviolo situata a sud-ovest di Reggio Emilia. Ad oggi la Cooperativa conta 69 alloggi, 44 autorimesse, una saletta civica aperta, un atelier di accoglienza ed elaborazione culturale, 3 locali commerciali, due magazzini, una palestra con area verde attrezzata e 4 locali ad uso ufficio.

Le ragioni della nascita delle due cooperative storiche si fondano sul fermento socialista e prampoliniano che a fine ottocento caratterizzò le terre reggiane.

Per volontà di un gruppo di giovani socialisti, nel 1908 nasce la “Società Anonima Cooperativa per le Case Popolari di Villa Mancasale”, di lì a poco nel 1914 nascerà anche la analoga “Società Anonima Cooperativa per la Case Popolari di Villa di Coviolo”.

I fondatori vogliono dare una risposta ad un bisogno primario , la casa, e contemporaneamente favorire la vita associativa e migliorare le condizioni economiche dei soci…

La nostra Storia

La nostra Cooperativa, si fregia del marchio di “Impresa storica d’Italia” della Camera di Commercio, poiché il suo nucleo originario, la Cooperativa case popolari di Mancasale, venne fondato nel 1908. Nel tempo il patrimonio della Cooperativa si è consolidato sia attorno al nucleo storico a nord della città, sia annettendo nel 2006 con una fusione per incorporazione, la altrettanto storica cooperativa di Coviolo situata a sud-ovest di Reggio Emilia. Ad oggi la Cooperativa conta 69 alloggi, 44 autorimesse, una saletta civica aperta, un atelier di accoglienza ed elaborazione culturale, 3 locali commerciali, due magazzini, una palestra con area verde attrezzata e 4 locali ad uso ufficio.
Le ragioni della nascita delle due cooperative storiche si fondano sul fermento socialista e prampoliniano che a fine ottocento caratterizzò le terre reggiane.
Per volontà di un gruppo di giovani socialisti, nel 1908 nasce la “Società Anonima Cooperativa per le Case Popolari di Villa Mancasale”, di lì a poco nel 1914 nascerà anche la analoga “Società Anonima Cooperativa per la Case Popolari di Villa di Coviolo”.
I fondatori vogliono dare una risposta ad un bisogno primario , la casa, e contemporaneamente favorire la vita associativa e migliorare le condizioni economiche dei soci.
Così Gaetano Borciani, per 40 anni presidente, descriveva nel 2010 i primi passi della nostra storia cooperativa:
“Un anno dopo il 1908 sono pronti i primi due corpi di fabbrica:
LA COOPERATIVA che si affaccia sulla strada Provinciale per Bagnolo, dove trovano posto il negozio di Generi Alimentari, l’Osteria, la macellazione dei maiali e l’imbottigliamento del vino. Sul retro ci sono i giochi delle bocce. Completano l’opera gli alloggi di servizio.
LE CASE OPERAIE, dove trovano alloggio sedici famiglie; gli alloggi sono completati da “bassi servizi” dove ogni socio alleva un maiale e le galline. Ognuno ha anche a disposizione un piccolo orto.
La Cooperativa si consolida, costruisce nuovi alloggi e diventa un riferimento importante per il quartiere.
L’espansione subisce una battuta d’arresto con l’avvento del Fascismo. Il regime vuole impadronirsi della Cooperativa o in alternativa distruggerla. L’abilità e la fantasia dei soci sono sempre riusciti ad evitare il peggio; quando il capo locale convocava i dirigenti della Cooperativa nella sede del Fascio (e non era possibile rifiutare l’invito) il coro dei soci era unanime e sempre lo stesso: “Siamo pieni di debiti con le banche, non sappiamo se resisteremo fino alla fine dell’anno”.
In un caso i soci convinsero il Presidente ad iscriversi al partito fascista, questo permetteva ai fascisti di dire “Anche la Cooperativa di Mancasale è nostra”.
Nel 1945 la Liberazione segnò l’inizio di un nuovo grande fervore, la Cooperativa consolidò e ampliò il parco abitazioni e si dedicò ad attività di tipo sociale, culturale, ricreativo.
I figli dei Soci furono avviati alle colonie marine e furono istituite borse di studio.
Una pista in terra battuta diventò il regno dei bambini, questo fazzoletto di terra era utilizzato per i più svariati giochi: campo da calcio, da pallavolo e platea per il cinema serale.
Il Circolo Culturale ricreativo che trovò sede negli ampi saloni della Cooperativa iniziò una felice stagione di vita associativa e in particolare si dedicò a favorire l’inserimento delle ragazze nei propri organi dirigenti e nelle attività sportive.
Nel 1979 venne costruita la Palestra che è ancora centro importante del quartiere ed è frequentata da tutte le classi di età.”
Nel 2010 per festeggiare il promo centenario della Cooperativa abbiamo pubblicato il volume “Centoanni indivisi” scritto dallo storico Antonio Canovi in cui le memorie dei soci, le vicende e le trasformazioni della cooperativa sono state raccolte attraverso interviste e una ricerca documentaristica approfondita e di grande valore.
Da qualche anno la Cooperativa ha intrapreso un percorso di apertura verso la città per interrogarsi sul suo futuro cercando di intensificare i rapporti con la pubblica amministrazione in particolare con la Circoscrizione, con altre realtà cooperative anche straniere e con il mondo associativo. Il Consiglio di Amministrazione ha incluso nuovi amministratori e si è avviato quel ricambio generazionale che consentirà, sulle orme solide e preziose del passato, di progettare il futuro.
La crisi finanziaria apertasi dieci anni fa e le ferite che hanno anche recentemente attraversato il mondo cooperativo ci inducono a lavorare per migliorare la consapevolezza nei soci e amministratori della cooperativa dei principi mutualistici fondativi per motivarli ad una nuova responsabilità collettiva. L’urgenza della povertà materiale e immateriale di molte persone ci pone di fronte domande quotidiane cui fornire risposte articolate e non scontate.
Tenere in equilibrio questo contesto sociale complesso con la sostenibilità economica e ambientale è il compito che abbiamo e che dobbiamo sostenere creando un grande processo di educazione collaborativa tra i soci.
Nel prossimo futuro vorremmo rispondere alla crescente domanda di alloggi a breve termine per studenti e lavoratori cercando contemporaneamente di promuovere risposte inedite alle fragilità dei grandi anziani.
“Cooperativa indivisa” è la corretta traduzione dell’inglese “cohousing”. Nuove collaborazioni tra pubblico e privato, con l’adeguato sostegno di politiche nazionali e locali per l’abitare, debbono e possono far nascere progetti capaci di dare alloggio a chi ne ha bisogno in un contesto di relazioni capaci di creare benessere. Noi vogliamo essere co-progettatori di questa possibilità.
Il nostro patrimonio più prezioso e delicato sono i soci che devono essere coinvolti con costante determinazione, che devono essere ascoltati e che come “proprietari” di un bene comune come la cooperativa devono sentirsi responsabili del suo valore e della eredità che devono lasciare alle generazioni più giovani.

La nostra storia
Le regole del gioco

Statuto e Regolamenti

L’Alleanza Cooperativa Internazionale (International Co‐operative Alliance ‐ ICA) in occasione del XXXI Congresso del Centenario (Manchester, 20‐22 settembre 1995) ha adottato una Dichiarazione d’Identità Cooperativa che definisce cosa essa sia e quali siano i suoi valori e i suoi principi basilari. https://ica.coop/
Definizione: Una cooperativa è un’associazione autonoma di persone che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di un’impresa a proprietà comune, controllata democraticamente.
Valori: Le cooperative si fondano sui valori dell’autosufficienza, dell’auto‐responsabilità, della democrazia, dell’eguaglianza, dell’equità e della solidarietà. Fedeli allo spirito dei padri fondatori, i soci delle cooperative aderiscono ai valori etici dell’onestà, della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’altruismo. Principi: i principi cooperativi sono linee guida mediante le quali le cooperative mettono in pratica i propri valori.
i nostri valori

I 7 principi cooperativi

1° PRINCIPIO: ADESIONE LIBERA E VOLONTARIA

Le cooperative sono organizzazioni volontarie aperte a tutte le persone in grado di utilizzarne i servizi offerti e desiderose di accettare le responsabilità connesse all’adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa.

2° PRINCIPIO: CONTROLLO DEMOCRATICO DA PARTE DEI SOCI

Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente alla definizione delle politiche e all’assunzione delle relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative di primo grado, i soci hanno gli stesso diritti di voto (una testa, un voto), e anche le cooperative di altro grado sono ugualmente organizzate in modo democratico.

3° PRINCIPIO: PARTECIPAZIONE ECONOMICA DEI SOCI

I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democraticamente.

Almeno una parte di questo capitale è, di norma, proprietà comune della cooperativa. I soci, di norma, percepiscono un compenso limitato sul capitale sottoscritto come condizione per l’adesione. I soci destinano gli utili ad alcuni o a tutti gli scopi: sviluppo della cooperativa, possibilmente creando delle riserve, parte delle quali almeno dovrebbero essere indivisibili; erogazione di benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa, e sostegno ad altre attività approvate dalla base sociale.

4° PRINCIPIO: AUTONOMIA E INDIPENDENZA

Le cooperative sono organizzazioni autonome, di mutua assistenza, controllate dai soci. Nel caso in cui esse sottoscrivano accordi con altre organizzazioni (incluso i governi) o ottengano capitale da fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico da parte dei soci e mantenere l’autonomia della cooperativa stessa.

 
5° PRINCIPIO: EDUCAZIONE, FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Le cooperative s’impegnano ad educare ed a formare i propri soci, i rappresentanti eletti, i managers e il personale, in modo che questi siano in grado di contribuire con efficienza allo sviluppo delle proprie società cooperative. Le cooperative devono attuare campagne di informazione allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, particolarmente i giovani e gli opinionisti di maggiore fama, sulla natura e i benefici della cooperazione.

6° PRINCIPIO: COOPERAZIONE TRA COOPERATIVE

Le cooperative servono i propri soci nel modo più efficiente e rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme, attraverso le strutture locali e nazionali, regionali e internazionali.

7° PRINCIPIO: INTERESSE VERSO LA COMUNITÀ

Le cooperative lavorano per uno sviluppo durevole e sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.

Certificazioni e Riconoscimenti

Un’eccellenza nel settore che nasce da 111 anni di storia