Vogliamo riaffermare il valore del gesto artistico negli spazi urbani della quotidianità, quale linguaggio che può accompagnare i processi di trasformazione e rigenerazione urbana e sociale, che può rappresentare sguardi critici, speranze e denunce sociali, che può dare senso estetico ma soprattutto etico alla convivenza delle specie.
Vogliamo sostenere la necessità di un nuovo ecosistema rispettoso della natura e delle sue risorse finite, dei suoi delicati equilibri.
Vogliamo interpretare i sette principi cooperativi dei probi pionieri di Rochdale in chiave ecologista e con una funzione educativa per la costruzione di un nuovo ecomutualismo che ci veda tutte e tutti più impegnati e partecipi, meno individualisti e più attivi, meno competitivi e più accoglienti.
Come abitanti del pianeta, delle nostre case, siamo noi qui e ora, che dobbiamo portare avanti esperienze cooperative in grado di consolidare la consapevolezza che sia necessario coabitare condividendo, avendo cura delle fragilità e facendo di questo atteggiamento un punto di forza e di riconoscimento reciproco.
Vogliamo lasciare una eredità identitaria visibile, ad alto impatto emotivo e sociale.